Ansia e attacco di panico

Non mi servirà guardare quante visite avrà questa pagina,perché già da ora so che sarà la più letta…

Non è chiaroveggenza la mia, ma semplicemente molti anni di lavoro clinico che mi hanno portato a definire l’Ansia e l’Attacco di Panico ,la cosa più “democratica” che possa capitare nella nostra società. E’ infatti un disagio, e ne parlo al singolare perché purtroppo l’uno annuncia l’altro, che non fa distinzioni di età, sesso o ceto sociale.Può davvero succedere a chiunque, vero è che è mio compito informare su quali siano le condizioni predisponenti,ed i campanelli d’allarme

Affinché ognuno di voi, cari lettori, possa evitare o arginare nel giusto modo l’insorgenza del drastico e devastante Attacco di Panico.

Condizioni Predisponenti

1) Una naturale tendenza al “controllo”tipico delle persone particolarmente precise ed attente nello svolgimento delle proprie azioni.

2) Una rigidità del distretto collo-spalla, e comunque un tono di base della muscolatura spesso elevato.

3) Un errato appoggio plantare

4) Una predisposizione dello sguardo ed un assetto dei bulbi oculari leggermente verso l’esterno e conseguente fissità dello sguardo.

5) Errata modalità respiratoria e conseguente insufficiente ossigenazione cellulare.

6) Familiarità con il comportamento ansioso. (essere cresciuto con almeno un genitore che adotta spesso una modalità ansiogena)

Riconoscersi in una o più di queste condizioni può bastare per farvi porre attenzione ai successivi:

Campanelli di allarme

1) Sentirsi a disagio in luoghi affollati, in galleria o durante una fila, come se si avesse la sensazione di essere bloccati senza vie di fuga e sentire il bisogno di scappare.

2) Avvertire il respiro corto

3) Avvertire il battito cardiaco accelerato

4) Dolori improvvisi al torace

5) Sudorazione improvvisa

6) Sensazione di ovattamento dall’esterno,ascoltare le voci come se provenissero da lontano

7) Sentirsi svenire,come se mancasse la terra sotto i piedi.

8) Paura di morire

9) Rigidità degli arti

10) Secchezza delle fauci.

11) Paura dei mezzi di trasporto pubblici o privati


Questi sopra descritti sono i più frequenti 11 sintomi riportati dai pazienti prima o durante un attacco di panico. Ognuno di noi, almeno una volta nella vita si è trovato a vivere una di queste situazioni,ma il mio consiglio, se anche soltanto una di queste, si ripete più di una volta, senza nessun fondamento patologico (assenza di patologia medica conclamata),consultate uno specialista in attacchi di panico, che vi sappia avviare ad una buona prevenzione e risoluzione del picco ansioso. Evitando così di far cronicizzate l’ansia.

DIFFIDATE DA CHI VI PROPONE L’APPROCCIO FARMACOLOGICO!!!!!!!!!!!!!

L’Ansia e l’Attacco di panico, si possono, anzi, si devono affrontare senza l’ausilio dei farmaci che, aggiungerebbero soltanto una dipendenza in più a quelle già possedute da chi soffre di questo disturbo (es.dipendere da amici e parenti per farsi accompagnare nei luoghi per paura di avere un attacco).

A meno che il paziente non abbia una diagnosi di disturbo psichiatrico il farmaco NON DEVE far parte del percorso terapeutico.

N.B: l’ansia può essere vista come un valore su un continuum che va da 0( totale assenza di ansia e inerzia) a 100 (attacco di panico).Premesso che, una minima quota di ansia ci permette di portare a termine le nostre azioni quotidiane, e quindi sarebbe bene collocare la nostra dose di ansia intorno alla metà della retta, quanto più oltrepassiamo quella metà,tanto più l’ansia che viviamo la “subiamo come disfunzionale fino ad arrivare al crollo, all’Attacco di Panico

Il protocollo per la risoluzione degli attacchi di panico è breve ed efficace.

Si punta dritti all’obiettivo, COME:

1) dare alla persona i mezzi pratici per gestire un attacco di panico da sola.

2) imparare a prevenire un attacco di panico.

3) eliminarlo completamente nel tempo.

4) Trasformare l’ansia dannosa in ansia funzionale nel quotidiano.


4 COME e ancora nessun PERCHE?

Sì, a mio modo di vedere i perché sono stati sovrastimati nella storia della psicoanalisi in particolare ma anche della psicoterapia.

La mia scelta quindi come psicoterapeuta esperta in attacchi di panico è quella di dare al paziente tutti i COME possibili per uscir fuori dal tunnel degli attacchi di panico. Io lo chiamo il KIT DEL PRONTO INTERVENTO, in cui il paziente “impedisce all’ansia di salire dai piedi alla testa”evitando quindi quello stato di smarrimento e paura. Una volta scongiurato il pericolo, si passa ad una successiva fase in cui il paziente viene guidato nel trasformare le sue tensioni corporee nella direzione del”rilassamento a prescindere”,ad apprende quindi a mantenere il proprio equilibrio psicofisico in ogni condizione a prescindere dai contesti che prima gli procuravano timore di attacco di panico. Ed è in questa condizione che affiorano quasi naturalmente i” PERCHE’ ho avuto l’attacco di panico.” Ma arrivati a questo punto, ormai il paziente già vive serenamente le sue giornate e si può concedere anche il lusso di darsi delle risposte.

1 commento:

  1. Buonasera, ho scelto la modalità del blog per creare un dialogo fecondo fra le persone.Io in quanto terapeuta che lavora da anni sulla problematica degli attacchi di panico e conoscendo in modo approfondito la delicatezza dell argomento non mi sento assolutamente di condividere link di persone di cui non posso certificare per prima la validità. Scoraggio per tanto qualsiasi persona prenda l i iniziativa di promuovere su questo blog corsi o pratiche che là sottoscritta non sponsorizzi per prima. Trovo inoltre non corretta questa modalità. E lascerò che si legga la mia risposta e rimuoverò quanto prima il link di questa iniziativa che non appartiene alla mia linea terapeutica e che non ha nemmeno provato a dialogare con me chiedendomi se intendevo sponsorizzare tale evento.questo blog non è una bacheca pubblicitaria, Bensi un luogo ci tengo a ribadirlo, dove ogni frase o iniziativa promossa hanno un alto valore scientifico e clinico .

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